L'INCLUSIONE



La Scuola accoglie da sempre studenti diversi gli uni dagli altri. Ogni classe è diversa dalle altre, sia nella componente studenti che nella componente docenti.

Considerato il numero di studenti in classe e le forti differenziazioni sociali, culturali, psicologiche e cognitive presenti, i docenti stabiliscono con gli allievi una relazione educativa che consenta a ciascuno di portare il proprio contributo.

Il Piano dell'offerta formativa della nostra scuola si pone tra gli obiettivi l'inclusione di tutti nel processo di apprendimento.

Per raggiungere tale obiettivo la scuola:

  • sostiene, ove necessario, l’apprendimento mediante l’attivazione di percorsi educativi individuali e/o personalizzati;
  • promuove la progettualità inclusiva nei curricoli delle diverse discipline, nelle attività didattiche integrative, nelle realizzazione di progetti scolastici ed extrascolastici;
  • si adopera per rimuovere i limiti e le barriere che ostacolano i diversi stili, forme e processi di apprendimento, l’integrazione e la partecipazione attiva;
  • attua azioni di supporto e monitoraggio dei percorsi formativi sia individuali, sia collettivi e dei contesti ambientali.

Includere significa inserire in un tutto. Inserire in un tutto significa conoscere il tutto. Noi agiamo in classe il nostro "tutto" è il consiglio di classe, la classe, i genitori della classe, il personale della scuola, la scuola con i suoi ambienti. Per quanto riguarda gli spazi fisici, nel corso degli anni, si propongono costantemente dei miglioramenti, che favoriscono l'inclusione di tutti. A scuola abbiamo tutte le aule fornite di lim, i laboratori informatici, un laboratorio linguistico, dei servizi igienici per allievi con disabilità, un paio di portatili utilizzati per allievi con disabilità.

Garantire l'inclusione a scuola significa anche rispondere ad un bisogno educativo originato da difficoltà anche transitorie che intervengano in età evolutiva, si manifestino negli ambiti educativo, di apprendimento e sociale e determinino un funzionamento problematico. Il Bisogno Educativo Speciale è oggetto di un piano educativo individualizzato o di un piano didattico personalizzato, anche temporaneo.

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali sono definiti dalla normativa vigente e comprendono:

  • Alunni DVA (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
  • Alunni DSA (Legge 170/2010, Legge 53/2003, D.M. n° 5669 MIUR del 12 luglio 2011, Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA allegate al D.M. 5669 del 12 luglio 2011, Conferenza Stato Regioni 25 luglio 2012);
  • Alunni FIL (Funzionamento Intellettivo Limite) (Legge 104/92, Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, CM 6 marzo 2013)
  • Alunni ADHD (Circolare MIUR Prot. n. 6013 del 4 Dicembre 2009, con oggetto le “Problematiche collegate alla presenza nelle classi di alunni affetti da sindrome ADHD”, Circolare MIUR Prot. n. 4089, del 15 Giugno 2010, con oggetto: “Disturbo di deficit di attenzione ed iperattività”
  • Alunni con difficoltà psicologiche (Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, CM 6 marzo 2013)
  • Alunni con svantaggio socio-economico e alunni con svantaggio linguistico e/o culturale. (Legge sull’immigrazione n. 40 del 6 marzo 1998, Decreto legislativo del 25 luglio 1998, Legge n. 189 del 30 luglio 2002 , D.P.R. n.275/99, Legge n. 53/2003, CC. MM. 155 del 26.10.2001 e 106 del 27.09.2002, Normativa su l’obbligo scolastico: Legge n. 144 del 17 maggio 1999 art. 68, Legge n. 53/2003 art 2, Decreto Legislativo 15 aprile 2005 n.76; DPR 31/8 ’99 n.394 art.45, C. M. n. 24 del 1° marzo 2006, Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale, 10 aprile 2013)

Cosa facciamo per includerli?

STUDENTI DVA diversamente abili (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77)

Sono gli studenti che presentano una certificazione medica specifica: verbale d'accertamento e diagnosi funzionale.

L'Istituto propone in base alla specificità dell'allievo diversamente abile ed in accordo con i medici che hanno prodotto la certificazione:

  • percorso semplificato o "per obiettivi minimi", (L n. 104/1992, art. 16, comma 1), che dà diritto al titolo legale di studio.
  • percorso differenziato, cioè "per obiettivi diversi" il quale da diritto solo al rilascio di un attestato delle competenze raggiunte (OM n. 90/2001, art. 15 e per gli attestati CM n. 125/2001). Si predispone il piano educativo individualizzato PEI nel quale si indica la scelta più opportuna per garantire il diritto allo studio.
    Per quanto riguarda la valutazione, nel primo percorso possono svolgersi prove con tempi più lunghi e/o equipollenti, cioè con modalità diverse da quelle tradizionali scritte ed orali, che però debbono garantire la valutazione degli apprendimenti dello stesso livello dei compagni (L n° 104/92, art. 16, comma 3); nel secondo, invece, oltre a queste possibilità, anche le prove di valutazione devono essere differenziate.
    L’Istituto si propone di valorizzare le potenzialità presenti in tutti i soggetti, riconoscendo che ogni individuo è una risorsa e una fonte di crescita per tutti e per favorire l'integrazione e lo sviluppo di potenzialità specifiche sono stati attivati progetti didattici individuali e specifici per i diversi allievi diversamente abili.
    I percorsi con esito positivo danno la possibilità di ottenere il riconoscimento di Crediti Formativi che fanno parte integrante del curriculum dello studente e favoriscono lo sviluppo dei diversi allievi.

STUDENTI con disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003)

Sono gli allievi che presentano, oltre ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività, i funzionamenti intellettivi al limite, i disturbi lievi dello spettro autistico che non rientrano nelle casistiche previste dalla legge 104.

In attuazione a quanto stabilito dalla legge 170/2010 e dal DM 5669/2011 per gli studenti per i quali è stata riconosciuta e certificata una situazione riconducibile a quelle incluse nella dicitura DSA, e più in generale per gli allievi per i quali è evidenziata una situazione afferente all’intero gruppo dei disturbi classificati come “evolutivi specifici”, l’Istituto adotta un modello di Piano Didattico Personalizzato (PDP), nel quale vengono esplicitate e formalizzate le misure compensative e dispensative messe in atto per favorire l’apprendimento e scelte tra quelle riconosciute dalla vigente normativa.

Con il PDP, il Consiglio di Classe identifica gli strumenti e le metodologie necessarie al superamento delle singole problematiche, verifica i progressi di apprendimento dello studente e modifica il Piano Didattico in base al raggiungimento o meno degli obiettivi.

La valutazione e la verifica degli apprendimenti, compresi quelli effettuati in sede di esame conclusivo, devono tener conto delle specifiche situazioni degli studenti con DSA.

ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO-LINGUISTICO E/O CULTURALE
(Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e C.M .n.8/2013,C.M.n.4233 19/02/2014).

In questo caso è il Consiglio di Classe che decide di intervenire:

  • e accoglie gli allievi neo arrivati con una programmazione specifica, attua strategie per gli alunni stranieri che devono utilizzare la lingua italiana per lo studio;
  • dopo una osservazione sistematica dello studente individua il prevalere dei vissuti personali dei ragazzi o dei fattori dell'ambiente di vita quali elementi ostacolanti l’apprendimento.

L'individuazione della presenza di alunni in situazione di BES, a causa dello svantaggio, e la scelta di un intervento didattico specifico può avvenire solo dopo una attenta rilevazione dell'esistenza di difficoltà nelle attività scolastiche da parte del consiglio di classe a cui segue un'osservazione sistematica per raccogliere dati oggettivi e stabili, vagliata attraverso un confronto tra adulti ed integrata con una valutazione degli elementi contestuali che possono essere concausa delle difficoltà e in base alla Circolare Ministeriale 8 del 2013 “tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (ad es. segnalazioni da parte dei servizi sociali), ma anche su ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche”. Gli interventi per questi studenti non sono “per sempre”, ma sono verificati nel tempo e vanno attuati solo fin quando serve.

La scelta non avviene da parte del mondo sanitario, ma da parte dei docenti ed è sempre a sostegno, all’interno di un approccio educativo, dell’assunzione di precisi indirizzi pedagogici che comportano l’individuazione degli aspetti su cui porre maggiore attenzione e la definizione degli obiettivi e delle strategie da attuare con le singole situazioni.

Per favorire e realizzare l'inclusione di tutti gli studenti presenti nella scuola i docenti si impegnano:

  • a valutare la diversità degli alunni, la differenza tra gli alunni è una risorsa e una ricchezza
  • sostenere gli alunni cercando di coltivare positivamente le aspettative sul successo scolastico degli studenti
  • lavorare con gli altri soggetti le famiglie, gli eventuali tutor che affiancano gli studenti nello studio domestico e gli specialisti che seguono i ragazzi;
  • ad un aggiornamento professionale continuo – l’insegnamento è una attività di apprendimento e i docenti hanno la responsabilità del proprio apprendimento permanente per tutto l’arco della vita.

Il lavoro che svolgono i diversi C.d.C. viene formalizzato nei Piani educativi annuali concordati con le famiglie e gli studenti, il nostro Istituto utilizza due modelli Il modello di PDF/PEI predisposto dalla Regione per gli allievi DVA;

un unico modello di PDP per gli allievi con disturbi evolutivi specifici e con svantaggio, elaborato anni addietro dal CTI Milano est, nel quale è possibile fornire tutte le informazioni utili e gli interventi metodologici - didattici necessari per favorire il successo formativo dei diversi studenti.

I progetti che favoriscono l'inclusione sono i seguenti:

STUDIO E ORIENTAMENTO:

Progetto dedicato ad allievi DVA. Le attività sono pensate per i singoli allievi e rispondono a individuali/particolari bisogni formativi

ACCOGLIENZA NEOARRIVATI:

  • Corso dedicato all'apprendimento della lingua italiana in orario scolastico per due ore a settimana dall'inizio delle lezioni fino a febbraio, tenuto da un docente che ha una formazione specifica;
  • la sospensione temporanea di alcuni insegnamenti (nel 1^ quadrimestre), al momento valutati inaccessibili agli allievi, da riprendere e riproporre successivamente con contenuti essenziali;
  • la selezione dei nuclei essenziali delle singole discipline, nonché la selezione e la declinazione delle competenze ritenute adatte in riferimento alla specifica situazione dell’allievo, compresa l’integrazione delle competenze già sviluppate in L1 (lingua d’origine);
  • la sostituzione della seconda lingua straniera con l’insegnamento della L1 o di una lingua straniera; in un tempo variabile, l'attivazione di corsi con docenti con competenze specifiche per l'area linguistica, tecnico-professionale e di potenziamento per la lingua straniera

ITALIANO PER LO STUDIO:

Corso di circa 20 ore condotto in orario extrascolastico da docenti con competenze specifiche per l'area linguistica, tecnico-professionale e di potenziamento per la lingua straniera


LABORATORIO TEATRALE

  • Il laboratorio curriculare viene condotto da operatori teatrali che agiscono nelle singole classi per 20 ore complessive con le seguenti finalità:
  • sperimentare un percorso didattico alternativo all’insegnamento tradizionale;
  • potenziare la capacità di esprimersi efficacemente con il corpo, le parole e più mezzi espressivi;
  • creare un incrocio progettuale con le altre iniziative scolastiche, educazione alla pace, alla salute,
  • all’intercultura;
  • promuovere attività di classe curriculare attente all’inclusione sociale, all’espressione e alla cooperazione;
  • sviluppare della capacità di ascolto.

IMPARARE AD IMPARARE

Classi prime:

  • lavorare in piccolo gruppo sul metodo di studio:
  • uso del diario,
  • uso del libro di testo,
  • sottolineare, identificare parole chiavi,
  • strategie e tempi di studio,
  • predisposizione di schemi/mappe/liste di parole
  • autovalutazione

Classi seconde:

  • lavorare in piccolo gruppo sul metodo di studio:
  • strategie di lavoro per affrontare verifiche sommative scritte ed orale
  • metacognizione

SPORTELLO DIDATTICO

Su richiesta degli studenti, i docenti offrono brevi percorsi di potenziamento e/o recupero di argomenti specifici delle diverse discipline.